Zaini fotografici a confronto: K&F Concept
Uno degli accessori fondamentali per le nostre uscite fotografiche è sicuramente lo zaino fotografico: esso ci permette di trasportare al meglio la nostra attrezzatura, consentendoci accesso al corredo più adatto e al contempo offrendo protezione per i nostri costosi obiettivi e corpi macchina, garantendo comfort al nostro corpo durante gli spostamenti. Viaggiare con uno zaino scomodo, sbilanciato o generalmente poco adatto allo scopo, quindi, non solo ci rallenta e infastidisce, inficiando i risultati delle nostre sessioni fotografiche, ma può portarci addirittura a lasciare direttamente gran parte dell’attrezzatura a casa, se non tutta, allontanandoci dall’ottenere degli scatti in location.
In questo articolo recensiremo due zaini fotografici dalle caratteristiche differenti, entrambi forniti da K&F CONCEPT al nostro staff per metterli alla prova; i risultati di queste recensioni riflettono quindi le nostre sincere opinioni dopo una serie di prove sul campo dell’attrezzatura fornita.
K&F Concept Camera Backpack – KF13.096
Lo zaino fotografico impermeabile K&F Concept Camera Backpack è uno zaino ibrido, destinato sia alla fotografia che al viaggio: presenta infatti, oltre ad un comparto dedicato per ospitare il corredo fotografico, un ampio vano per poter riporre oggetti, indumenti e quant’altro, rendendolo adatto ad esempio per escursioni, gite, viaggi e quant’altro.
Lo zaino si presenta con una decorazione camouflage in una palette di verdi, impressa su tessuto di nylon 900D impermeabile; le chiusure delle tasche visibili e del vano principale sono di colore nero, con inserti arancioni a contrasto, così come arancioni sono tutti gli interni. A chiudere il tutto, ci pensa una robusta clip Austrialpin Cobra, con cinghia regolabile, che risulta molto comoda e robusta. La sezione principale dello zaino è a busta, con chiusura a zip; può essere ripiegata su se stessa qualora lo zaino non venisse riempito al massimo, per risparmiare spazio. Le dimensioni totali dello zaino sono di 30x17x45cm con la sezione superiore arrotolata, mentre una volta estesa si passa da un’altezza di 45cm a 66cm; lo zaino rimane comunque sia relativamente morbido, quindi riteniamo queste dimensioni approssimative.
La capacità totale dello zaino è di 20 litri, rendendolo pratico per brevi escursioni (ad esempio due giorni, con un pernotto): possiamo inserire nello zaino, oltre a vestiti e attrezzatura fotografica, anche un laptop da 15″ massimo, ospitato in una tasca interna dedicata; questa soluzione ci permette anche di poter effettuare una prima selezione e postproduzione dei nostri scatti al termine di una sessione senza dover portare una borsa extra per il computer. Sul lato frontale sono presenti due tasche per oggetti più piccoli come chiavi e portafogli o altri accessori; una delle due tasche è anche provvista di blocco RFID per evitare “attacchi” alle nostre carte di credito contactless e simili. Sul lato opposto rispetto al modulo fotografico, troviamo una tasca con chiusura elastica, utile ad esempio per contenere una borraccia. Lo zaino viene anche fornito con una copertura rimovibile per proteggerlo ulteriormente dagli agenti atmosferici.
Lo schienale dello zaino risulta molto comodo grazie alla conformazione imbottita, morbida e traspirante e alle spalline anch’esse morbide e larghe; ad agevolare la distribuzione del carico interviene anche una cinghia che possiamo chiudere davanti al nostro petto, unendo le spalline. Un’altra cinghia, alla base di una delle spalline, ci viene in aiuto per assicurare rapidamente lo zaino in caso di sosta, ad esempio legandolo ad un tavolo, tramite un sistema di sgancio rapido.
Veniamo ora alla parte che più ci interessa: lo scomparto per l’attrezzatura fotografica. A questa sezione possiamo accedere da un lato del nostro zaino, aprendo lo sportello di tessuto tenuto chiuso da due zip separate: aprendole riveliamo un modulo imbottito estraibile, che troviamo ripartito in 3 sezioni da due divisori mobili che possiamo rimodulare a piacimento e fissati ai lati del compartimento con del velcro. Questa soluzione ci permette, volendo, sia di utilizzare il modulo in uno zaino diverso, sia di utilizzare lo zaino fotografico stesso per altri scopi oltre quelli relativi alla fotografia. Nello sportello di accesso alla sezione fotografica troviamo due ulteriori taschine, che sono identificate da simboli grafici per indicarci la destinazione d’uso: la tasca superiore è indicata per le memory card ed è divisa internamente in due parti, mentre la parte inferiore è indicata per le batterie e non è divisa internamente. La capienza del modulo fotografico indicata dalla casa madre è di una fotocamera più due obiettivi.
Passiamo alle nostre considerazioni dopo l’utilizzo: lo zaino è stato testato in due diverse escursioni ed una uscita notturna, in tre ambienti diversi: mare, montagna e città.
In tutti e tre i casi, la capienza si è dimostrata più che sufficiente per contenere un corredo fotografico molto vario: al suo interno infatti siamo riusciti a inserire un corpo macchina mirrorless Fujifilm X-T30 con ottiche native 18-55, 50-230, con aggiunta di Viltrox 85mm e Samyang 12mm. Questo corredo ha richiesto una configurazione un po’ “creativa” del comparto dedicato dello zaino, ma in ogni caso dimostra la capienza dello stesso; il corpo macchina unito a due ottiche indicato come massimale dalla K&F Concept si riferisce soprattutto a corpi e ottiche reflex di dimensioni medie e medio-grandi.
A livello di comfort, lo zaino ha soddisfatto le aspettative, anche a pieno carico: in queste calde giornate estive, con escursioni della durata di una giornata intera e con ulteriore materiale non fotografico all’interno, si è rivelato comodo da trasportare e molto bilanciato, non gravando sulla schiena come altri prodotti. La praticità di accesso al modulo fotografico non è invece delle migliori: risulta sempre ideale poggiare lo zaino ed aprire il comparto per accedere all’attrezzatura, ma d’altronde l’accesso rapido è generalmente una peculiarità dei monospalla o delle fondine. Una gradevole scoperta è stata la piccola sezione di cinghia “chiusa”, relativa alla stessa cinghia che unisce le spalline: allacciando la fotocamera ad essa (ad esempio con un moschettone) possiamo averla sempre a portata di mano!
Lo stesso comparto fotografico, sebbene discretamente imbottito, non è dei migliori per quanto riguarda la rigidità una volta estratto dallo zaino, così come risultano poco stabili i divisori che non aderiscono troppo bene alle pareti; ciò non inficia nè la protezione nè l’usabilità in modo particolare, ma qualche miglioria da questo punto di vista sarebbe auspicabile.
Il tessuto dello zaino, oltre ad essere impermeabile, risulta abbastanza robusto, anche se tende a sporcarsi facilmente; esteticamente, il look e i colori un po’ fuori dagli schemi potrebbero far storcere il naso a qualcuno, ma il nostro giudizio su di esso è positivo.
Dopo queste sessioni di test, lo zaino passa il nostro giudizio, specialmente per il comfort di utilizzo durante gli spostamenti e la capienza relativa a materiale eterogeneo, fotografico e non; la resistenza all’acqua, inoltre, è un ottimo punto a favore, ma meglio utilizzare la copertura antipioggia per avere maggior sicurezza ed evitare ad esempio infiltrazioni in tasche che non hanno una chiusura perfetta.
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K&F Concept Camera Backpack grigio – KF13.044V5
L’altro zaino che abbiamo provato è studiato in modo specifico per trasportare attrezzatura fotografica: l’accesso allo scompartimento principale è posizionato sul davanti, dal retro si accede invece alla tasca che ospita un notebook di massimo 15″. Sul lato dello zaino sono presenti due cinghie e due tasche per agganciare un treppiede e una borraccia.
Le dimensioni dello zaino sono 28x14x46 cm, i colori che lo caratterizzano sono il grigio e il nero; il tessuto grigio ha una trama particolarmente interessante ed è composto da Nylon 840d idrorepellente e resistente agli strappi, la parte in nero, invece, è in cuoio. La prima sensazione è di una buona resistenza confermata dai test sul campo. L’accostamento dei due colori rende lo zaino più classico rispetto all’altro, riprende le trame e le colorazioni tipiche degli accessori da lavoro. Lo schienale è in tessuto mesh imbottito, che assicura una buona traspirabilità e un buon comfort anche a pieno carico, la cintura pettorale permette una maggiore sicurezza in caso di percorsi impervi e mantiene il peso ben distribuito sulle spalle.
La tasca principale ha una capienza indicata dalla marca di 2 fotocamere DSLR + 4 obiettivi + treppiede + laptop, è presente una buona imbottitura e le pareti sono abbastanza rigide da mantenere tutta l’attrezzatura in ordine e, come già accennato nell’introduzione, è accessibile dal fronte dello zaino tramite una zip che corre lungo tutto il perimetro. Questa conformazione rende comodo l’accesso allo scompartimento al fine di recuperare velocemente piccoli oggetti come una borraccia o un impermeabile, ma solo se questi oggetti sono sulla parte alta della tasca. In caso di oggetti posizionati nella parte bassa dello zaino, saremo costretti ad appoggiare lo zaino orizzontalmente su una superficie per evitare che il contenuto, non più bloccato dalla parte frontale dello zaino, cada a terra. La soluzione che ci sentiamo di proporre come miglioramento al prodotto è inserire una seconda membrana mesh con doppia zip che possa essere aperta anche dal basso per estrarre l’oggetto di cui necessitiamo a prescindere dalla posizione.
Nella tasca possiamo posizionare due separatori lunghi a formare la classica conformazione a T e piccoli separatori per suddividere le sezioni verticali ed alloggiare obiettivi o ulteriori corpi macchina. La posizione di ogni separatore è completamente personalizzabile grazie all’aggancio con il velcro e rende lo zaino decisamente versatile, si può anche smontare l’ottica dal corpo macchina, posizionarle separatamente diminuendo lo spazio occupato dall’attrezzatura fotografica a beneficio di eventuali altri “bagagli”. Viene fornita in dotazione una cinghia velcrata che ha la funzione di bloccare corpo macchina o obiettivo nella sua sede. Avremmo apprezzato un numero maggiore di cinghie per poter scongiurare su ogni obiettivo il rischio caduta anche tenendo lo zaino aperto in verticale.
Nelle nostre prove abbiamo inserito nella parte alta della tasca la nostra fotocamera (Canon 6D Mark II) con differenti obiettivi per capire la facilità di estrazione. Obiettivi corti come il Canon 50mm rendono agevole e veloce la fuoriuscita dallo zaino aprendo leggermente la tasca, obiettivi più lunghi come il Canon 70-200 o il 24-70 complicano le cose poichè saremo costretti ad inclinare la fotocamera per permetterne l’uscita dallo zaino. Consigliamo di considerare questo fattore nella scelta dell’obiettivo da tenere agganciato al corpo macchina quando riponiamo l’attrezzatura e presupponiamo aver bisogno di una rapida estrazione.
Sul lato che viene aperto per accedere alla tasca troviamo tre piccoli scompartimenti per alloggiare oggetti come le memory card, le batterie o i filtri che siamo soliti portare con noi nelle nostre uscite fotografiche, sono accorgimenti apprezzabilissimi che rendono più ordinato e personalizzabile lo zaino creando spazi per ogni cosa.
In sintesi lo zaino testato ha uno stile sobrio, elegante, è molto resistente e offre un buon comfort anche nelle passeggiate più lunghe. La cinghia per il treppiedi si è rivelata molto utile e ben congegnata. L’interno è imbottito e protegge la nostra attrezzatura da urti di bassa intensità senza appesantire lo zaino. Unica pecca il sistema di apertura della tasca principale che non permette di estrarre velocemente e in sicurezza tutta l’attrezzatura.
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